La storia dell’azienda vinicola Prà inizia con Graziano Prà, enologo che ha dedicato la sua vita all’arte della viticoltura. Radicato fin da bambino nei vigneti di famiglia, è cresciuto tra le vigne amorevolmente curate da suo nonno e da suo padre. Ma è stato Graziano a dare all’azienda l’identità attuale. Negli anni ’80, quando la maggior parte dei produttori di Soave si affidava ancora ai vini prodotti in serie, decise coraggiosamente di intraprendere una strada diversa fatta di qualità senza compromessi e coltivazione sostenibile. Come pioniere di questa nuova tendenza si è affidato all’artigianato di precisione e all’agricoltura biologica. È così che è nata un’azienda profondamente ancorata al terroir e sinonimo di vini di altissima purezza ed eleganza.
I vigneti si estendono tra le dolci colline vulcaniche del Soave e gli aspri pendii calcarei della Valpolicella. Qui, dove la terra è stata modellata dalle antiche forze geologiche e il microclima dona alle viti una freschezza unica, crescono le varietà Garganega, Trebbiano di Soave, Corvina, Corvinone e Oseleta. Ogni vigneto racconta la sua storia: nella zona del Soave, il terreno vulcanico conferisce un’eccezionale mineralità e una grande profondità ai vini, mentre i siti più freschi della Valpolicella, battuti dalle fresche brezze dei Monti Lessini, donano alle uve un sapore complesso e delicato.
Graziano ci ha visto lungo anche nella scelta dei tappi: si è reso conto che i suoi vini semplici, succosi e freschi conservavano meglio il loro carattere con un tappo a vite e non con un classico tappo di sughero. Ciò che inizialmente sembrava insolito si è rivelato, dopo anni di analisi e degustazioni, la soluzione perfetta per garantire la longevità e la purezza dei suoi vini. Il tappo a vite protegge il vino dagli influssi esterni e garantisce che l’interazione unica tra terroir e artigianato si rifletta ancora inalterata nel bicchiere, anche dopo molti anni.
Questa decisione è espressione della sua profonda convinzione: un grande vino non si crea, nasce nella vigna e si sviluppa con l’aiuto del viticoltore. Il viticoltore non è un creatore, ma piuttosto un attento alleato della natura. Orienta il vino nella giusta direzione, senza privarlo del suo carattere. Nascono così vini che riflettono l’essenza della loro origine in ogni sfumatura: vini che raccontano storie, che toccano i cuori e che catturano il momento in cui sono stati creati.
Graziano Prà
Viticoltore
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