Quando Vincenzo Florio fondò la sua azienda vinicola sulla costa occidentale della Sicilia nel 1833, il suo intento era creare il miglior Marsala del mondo. Il nome Marsala deriva dalla città portuale in cui ha sede l’azienda, ma tutto è nato da una pura coincidenza: nel 1773, un mercante inglese cercò di imitare uno sherry in Sicilia, ma alla fine venne prodotto un vino con una propria identità. Mentre gli inglesi sfruttavano questa scoperta fortuita nelle loro colonie, Florio riconobbe il vero potenziale del Marsala e lo portò nell’Italia continentale e in Europa con la sua flotta commerciale trasformandolo in una vera leggenda.
E le Cantine Florio, costruite su due ettari di tufo poroso (pietra vulcanica naturale), sono il cuore di questa leggenda. Qui vengono conservate oltre 3.000 botti di rovere di Slavonia, modellate dall’aria salata del mare e dai cambiamenti climatici. Le botti vicine al mare producono vini più morbidi ed eleganti, mentre quelle nell’entroterra producono un Marsala potente e concentrato.
Tommaso Maggio
Cantiniere
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