Quella che più di 40 anni fa fu amore a prima vista oggi è una fiorente azienda vinicola di successo. Con tanta passione, impegno e duro lavoro, Rudi Bindella sen. e il suo team sul posto l’hanno trasformata nell’impresa modello che è diventata. Quelli che nel 1983 erano 2,5 ettari di terreno oggi sono 175, di cui un terzo coltivati a vite. «Ci sentiamo un tutt’uno con questa terra. La Tenuta Vallocaia è il mio ‹piccolo paradiso›», afferma Rudi Bindella sen.
Nel 2024 festeggeremo i 40 anni di Tenuta Vallocaia!
Gastronomia – 03.09.2024
Da dove derivi il nome di questa pasta tipica toscana è ancora una questione controversa. Alcuni dicono che pici derivi dalla parola «appicciare», che significa «attaccare insieme», in linea con la natura della pasta tirata a mano. Altri sostengono che derivi dal termine dialettale toscano «piciare», che significa «impastare» o «pizzicare», con riferimento alla tradizionale tecnica di preparazione di questa pasta. Qualunque sia l’origine del temine, una cosa è certa: i pici sono uno dei piatti più rappresentativi della cucina toscana. Un piatto semplice, rustico, genuino, proprio come la ricetta del nostro Ristorante Vallocaia!
Pici
500 g farina di grano tenero tipo 405
250 ml di acqua tiepida
10 g di olio extra vergine di oliva - Tenuta Vallocaia
Sale
Ragù
200 g di macinato di suino
200 g di macino di bovino
50 g di cipolle
50 g di carote
50 g di gambi di sedano
100 ml di Vino Nobile di Montepulciano - Tenuta Vallocaia
50 ml di olio extra vergine di oliva - Tenuta Vallocaia
1 rametto di rosmarino
1 rametto di timo
1 lattina di pomodori pelati
Sale, pepe rosa
Pici
Ragù
Tagliare le verdure a cubetti e rosolarle nell’olio d’oliva.
Togliere e mettere da parte.
Soffriggere la carne macinata con olio d’oliva e sale a fuoco vivace.
Sfumare con vino rosso.
Aggiungere ai pelati le verdure, il rosmarino, il timo e i pomodorini e far cucinare a fuoco basso per 4-5 ore. Aggiungere acqua se necessario.
Amalgamare i pici con il ragù e, a piacere, spolverizzare con parmigiano. Buon appetito!
Sostenibilità – 17/06/2024
La produzione di vino necessita energia, per esempio per il controllo della temperatura durante la fermentazione alcolica e per la ventilazione nel periodo di affinamento in cantina. Sul tetto della nostra cantina abbiamo installato un impianto fotovoltaico con una capacità complessiva di 145 kWp con cui da aprile fino a settembre durante il giorno siamo in grado di coprire l’intero fabbisogno energetico della Tenuta. Grazie alla generazione autonoma di energia elettrica risparmiamo il corrispettivo di circa 78.000 kg/anno di CO2 che non vengono emessi nell’atmosfera. In confronto: è l’equivalente di quanto consumerebbe un SUV per 400.000 chilometri. I costi dell’impianto fotovoltaico saranno ammortizzati in sette anni d’esercizio.
Sostenibilità – 17/06/2024
Dai noi l’acqua la scalda direttamente il sole: l’acqua circola attraverso dei cilindri trasparenti, dove si scalda per poi venir raccolta in dei contenitori isolanti. La produzione, per tutta la cantina, avviene quindi senza dispendio energetico per la maggior parte dell’anno.
Eventi – 25.04.2024
Tanti Auguri! La nostra Tenuta Vallocaia festeggia il suo 40esimo compleanno. E questo è un motivo più che sufficiente per brindare. Sette giorni ricchi di eventi interessanti: «la settimana di Vallocaia» è un’esperienza culinaria imperdibile che si tiene a Zurigo e a Berna. Dalla tipica merenda pomeridiana italiana alla degustazione di vini pregiati a corsi di cucina sulla pasta tradizionale. Più italianità di così non si può!
Mercoledì 12 giugno 2024, 15:30
«la merenda»
al Teatro Santa Lucia di Zurigo
Giovedì 13 giugno 2024, 18:30
«la tavolata»
presso il Ristorante Vallocaia, Zurigo
Giovedì 13 giugno 2024, 18:30
«la tavolata»
presso il Ristorante Verdi, Berna
Venerdì 14 giugno 2024, 19:00
«Les Moby Dicks»
presso il Ristorante Bindella, Zurigo
Sabato 15 giugno 2024, 15:00
«la degustazione»
presso il Ristorante Vallocaia, Zurigo
Sabato 15 giugno 2024, 15:00
«la pasta fatta in casa»
presso il Ristorante Zafferano, Zurigo
Sabato 15 giugno 2024, 15:00
«la pasta fatta in casa»
presso il Ristorante Lorenzini, Berna
Annata – 02.04.2024
Che si tratti delle piante che abbiamo in casa o della vigna di un viticoltore: perché è importante concimare? Ce lo spiega Giovanni Capuano, direttore aziendale della nostra Tenuta Vallocaia.
Giovanni, puoi spiegarci brevemente come funziona una pianta? Le piante compiono la fotosintesi clorofilliana per produrre energia e nutrimento necessari per la crescita: assorbono l’anidride carbonica dall’atmosfera, l’acqua e i sali minerali dal suolo e utilizzano la luce solare per trasformare questi elementi in zuccheri che vengono poi distribuiti a tutta la pianta (fiori, foglie, frutti, radici).
Cosa c’entra questo con la concimazione?
In un ecosistema naturale, come ad esempio una foresta, frutti, foglie e ramoscelli cadono sul terreno, che in questo modo recupera ciò che le piante gli hanno tolto. Un circuito chiuso.
E in una vigna?
In un campo coltivato, come ad esempio un vigneto, un oliveto o un orto, questa «concimazione naturale» non avviene perché l’agricoltore asporta dal campo i frutti e i residui di potatura. A lungo andare, il terreno si impoverisce e diventa meno fertile. Per questo bisogna concimare.
Come funziona?
Ci sono diversi modi per farlo. Si possono aggiungere sostanze organiche o sali minerali al terreno coltivabile, oppure è possibile somministrare questi fertilizzanti direttamente alle piante attraverso la cosiddetta concimazione fogliare.
Un metodo indiretto per arricchire il terreno è il sovescio, una pratica agricola diffusa anche a Vallocaia: in autunno, si seminano tra le viti fave, piselli e trifoglio. A maggio, quando le leguminose stanno per fiorire, vengono interrate. Le radici delle leguminose ospitano batteri fissatori di azoto in grado di assorbire l’azoto dall’aria e trasmetterlo alle piante. In questo modo, il terreno si arricchisce di azoto e materiale organico.
La concimazione avviene sempre allo stesso modo?
La concimazione dei vigneti viene stabilita in base all’analisi del terreno e al vigore delle piante, ma anche ai risultati enologici desiderati: un vigneto che produce uve per vini a lunga maturazione (come il nostro Vino Nobile Riserva) viene trattato diversamente rispetto a un terreno destinato alla produzione di vini bianchi giovani e profumati (come il nostro Gemella bianco).
Annata – 25.03.2024
Dopo la potatura invernale, nel mese di marzo è necessario legare le viti ai fili posti lungo il filare che sostengono le piante. La vite è una pianta rampicante, per questo motivo bisogna darle una certa direzione, in altre parole, bisogna addomesticarla.
Il sistema Guyot è il sistema di allevamento più diffuso nella viticoltura europea di qualità. I tralci (da cui si otterranno i grappoli) vengono piegati a forma di fiocco e legati orizzontalmente al filo d’acciaio. La legatura delle viti richiede molto tempo e molto lavoro manuale. Per velocizzare il lavoro, a Vallocaia utilizziamo delle «rilegatrici» manuali, simili a delle cucitrici.
Eventi – 14.02.2024
La nostra azienda vinicola a Montepulciano può trovarsi pure a 700 chilometri di distanza, ma con il nuovo corso «Vini di Vallocaia» a Zurigo e Berna la portiamo vicino a lei. Assaggiate il Vino Nobile di Montepulciano proveniente da località diverse, assaporate la stella segreta della nostra azienda vinicola e lasciatevi sedurre dai preferiti del pubblico «internazionale».
16 ottobre 2024, ore 18:30
Sede Bindella, Zurigo
15 ottobre 2024, ore 18:30
Ristorante Verdi, Berna
Annata – 12.02.2024
Nei mesi di gennaio e febbraio imbottigliamo più del 50% delle bottiglie prodotte annualmente nella nostra cantina. Un processo complesso e delicato perché un errore in questa fase sarebbe irreparabile. Le bottiglie da 0,75 e 1,5 litri vengono riempite tramite un sistema di riempimento completamente automatico:
Sostenibilità – 08.02.2024
L’impatto del vetro sul pianeta, dalla produzione al trasporto fino al riciclaggio, è molto alto. Per questo oggi si tende a usare delle bottiglie più leggere. Già all’inizio degli anni 2000 siamo passati da 750 g a 600 per bottiglia e dal 2008 utilizziamo solo bottiglie da 500 g per tutti i nostri prodotti. In questo modo siamo riusciti a ridurre di un terzo le emissioni complessive di CO2 a livello di produzione e trasporto. Naturalmente il peso delle bottiglie non ha un impatto sulla qualità e la conservabilità del vino.
Annata – 30.01.2024
Uno dei lavori più importanti ed impegnativi dell’intero anno vitivinicolo è la potatura invernale: le viti vengono sottoposte a tagli complessi, ma perché? In sostanza la vite produce l’uva non per ottenere vino, ma per produrre semi e riprodursi. Qualora non si intervenisse con la potatura, la vite produrrebbe molti piccoli grappoli con pochissima polpa (succo). Una potatura radicale riduce la resa, ma aumenta la qualità (concentrazione di zuccheri e aromi).
La corretta potatura è un’arte, richiede una grande abilità nell’osservare le viti e comprenderne la crescita. Ci vogliono anni per imparare questo mestiere.
Gastronomia – 03.01.2024
A gennaio nel Ristorante Vallocaia di Zurigo arriveranno i rinforzi dall’Italia. Amin Sedrati e Ivan Vasilev di solito si prendono cura degli ospiti nella Tenuta Vallocaia a Montepulciano, ma avremo l’onore di averli da noi a Zurigo per un paio di settimane. Passate a trovarci a Niederdorf per conoscerli di persona!
«Vallocaia» di Niederdorf, nei pressi di Zurigo, è un omaggio alla nostra tenuta omonima. Qui potrete assaggiare tutti i vini di Vallocaia e la vera cucina semplice toscana.
Il «piccolo paradiso» della Famiglia Bindella nel cuore della Toscana. La sua specialità è l’inconfondibile Vino Nobile di Montepulciano. Una tappa immancabile nel vostro prossimo viaggio in Italia!
Il nostro paradiso del vino compie 40 anni! Che sia per un corso, un viaggio o una degustazione: siete caldamente invitati a celebrare con noi questo anniversario!
Sostenibilità – 00.04.2024
I nostri uliveti sono completamente inverditi, i nostri vigneti lo sono per almeno il 50 percento. Inverdire significa: tra gli ulivi e le viti crescono anche altre piante. Dal punto di vista agronomico questo porta diversi vantaggi, come ad esempio la protezione dall’erosione. D’altro canto, l’inverdimento offre un valore aggiunto anche per quanto riguarda il nostro consumo di carburante: tagliare l’erba richiede decisamente meno energia che movimentare la terra.
Annata – 00.06.2024
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Sostenibilità – 00.06.2024
Nella scelta dei nostri macchinari, puntiamo all’efficienza: i nostri nuovi trattori consumano in media il 20 percento in meno di Diesel rispetto ai modelli precedenti. Inoltre, sono caratterizzati da un’elevata ergonomia, fattore importante per il guidatore.
Sostenibilità – 00.00.2024
Le acque di scarico possono essere ripulite con dei sistemi chimici o biologici. Poiché il contenuto di sostanze inquinanti delle acque di scarico della nostra cantina è praticamente nullo, abbiamo optato per un sistema biologico di fitodepurazione: l’acqua di scarto viene decantata e convogliata in una vasca sigillata riempita di pietre dove crescono piante acquatiche che, con le loro radici ricche di batteri, degradano le sostanze inquinanti. L’acqua proveniente dal sistema di depurazione delle piante può essere tranquillamente immessa nei fiumi successivamente.
Prodotti – 00.11.2024
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Sostenibilità – 00.12.2024
Per ottimizzare l’energia, è fondamentale la compartimentazione, ovvero la separazione di spazi con esigenze termiche diverse, oltre all’isolamento termico. Per questo le stanze delle nostre cantine sono divise da corridoi con pareti ben isolate.
Annata – 00.12.2024
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