Anche lei preferisce il vino bianco con la fonduta? È una combinazione dal sapore innegabilmente soave. Ma non tutti i bianchi si sposano bene con questo famoso piatto svizzero a base di formaggi. Affinché il vino possa tenere il passo con la sapidità del formaggio e avvolgere il palato con una piacevole sensazione armonica, è importante valutarne morbidezza e gusto fruttato. E i migliori sono i vini bianchi non maturati in botti, freschi e sufficientemente fruttati da poter gestire il formaggio.
I vini bianchi invecchiati nel legno devono quindi restare per ora in cantina, poiché gli aromi tipici della tostatura in barrique e i toni vanigliati cambiano sfavorevolmente se abbinati al formaggio caldo, anche scegliendo il vino migliore il palato non ne percepirebbe più il sapore.
Se preferisce il vino rosso: non c’è problema! Vini leggeri e fruttati privi dell’influenza del legno promettono un’espressione di gusto con la fonduta. Non importa se rosso o bianco: l’importante è tenere i bicchieri e la bottiglia lontani dal caquelon, per evitare che il vino si riscaldi.
Fruttato, elegante, rinfrescante ed elogiato non solo dalla stampa del settore. Anche i nostri clienti amano questo delicato Pinot grigio friulano.
La nostra raccomandazione assoluta per la pasta al pesto. Ma a tavola ci vuole anche coraggio, e il Radici bianco vinificato in purezza è un’ottima scelta anche per la fonduta o la raclette.
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