Ha in cantina vini italiani invecchiati? È il momento di aprirli. La costoletta di vitello alla salvia, caratterizzata da forti aromi tostati e note erbacee speziate, richiede un rosso dotato di forza e struttura. Allo stesso tempo, però, abbiamo a che fare con una carne di vitello, ovvero una carne chiara dal sapore piuttosto delicato e dalla consistenza fine. Un vino troppo tannico ne soffocherebbe il sapore delicato.
La soluzione perfetta: un vino rosso con corpo e tannini, ma che si è già in parte ammorbidito con l'età. Con il passare del tempo, i tannini si ammorbidiscono, il vino diventa più morbido, sostiene il vitello speziato alle erbe con il suo ricco bouquet, ma non lo sovrasta.
Quali vini consigliamo? Un Chianti classico maturo, ad esempio, un Supertuscan prodotto con varietà internazionali come Merlot o Cabernet Sauvignon o anche un Barolo con sei-otto anni di maturazione. Il vitello la ringrazierà.
Rosarino Serratore
Consulente clienti Regione Svizzera orientale
«Questo rosso è il fratello minore dei leggendari Supertuscan Sassicaia e Guidalberto. Con i suoi tannini morbidi, i sapori di frutta scura e le delicate note tostate, è perfetto per accompagnare la costolette di vitello.»
«Un vino succoso con ricchi sapori di frutti rossi, soprattutto ciliegie. Incantevolmente leggero e vivace. A ciò si aggiunge una piacevole speziosità, che si armonizza bene con la salvia. Sempre una buona scelta!»
«Il preferito dal pubblico! Questo rosso è un ottimo accompagnamento per tagli di carne succulenti come la costoletta. Aromi di more e cassis, con calde note speziate e tannini perfettamente integrati. Un piacere in tutto e per tutto!»
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