I vini dolci si ottengono sempre concentrando lo zucchero delle uve con diversi metodi. Si può fare, ad esempio, con la vendemmia tardiva raccogliendo frutti molto maturi. Oppure attraverso l’appassimento dei chicchi, come nella maggior parte dei vini dolci italiani. Un’altra tecnica prevede il congelamento delle uve, come per l’Eiswein, assicurando così che durante la pressatura si sprema solo il succo dolce. Non importa quale metodo scelga il viticoltore, la produzione dei vini dolci è impegnativa e il rendimento limitato. Considerando tutto, si può dire che molti di questi elisir sono praticamente regalati!
In Piemonte il Vermentino è conosciuto come Favorita. Tuttavia, sta cedendo sempre più il passo al popolare Arneis.
Lungo la costa ligure è conosciuto anche come Pigato. Il nome deriva dal ligure «pigau», ossia macchiato, con riferimento alla puntinatura marrone che appare sugli acini maturi.
Le uve autoctone sono molto richieste, e così il Vermentino sta guadagnando nuovamente spazio in Toscana, dove è autoctono da molto tempo. Ogni tanto
compare anche come ingrediente del Vin Santo.
Qui è l’uva da vino bianco numero uno. Sono particolarmente famosi gli esemplari galluresi che hanno una propria docg, l’unica dell’isola.
Con il nome Rolle il Vermentino occupa un’area considerevole nel sud della Francia e in Corsica. Una vera uva mediterranea! Inoltre: Fa parte del tradizionale mix di varietà del Rosé de Provence.
Sella & Mosca è considerata la custode dei vitigni autoctoni della Sardegna. Il vitigno di punta della tenuta è il Vermentino. Questo fiore all’occhiello nasce dai terreni granitici della docg Gallura. Profuma di mela matura, albicocca, fiori d’acacia e bergamotto, in bocca è corposo e allo stesso tempo meravigliosamente deciso e fresco. Sa di mare e di vacanze!
il Vermentino è un’esplosione di succo, freschezza e fragranza! I suoi aromi di pera, pesca, lime, pompelmo e scorza di limone saltano praticamente fuori dal bicchiere. Al palato mostra molto smalto, una fine nota di mandorla e un’acidità vivace e appetitosa. E quel granello di sale che ti sembra di sentire sulla lingua? Lo è anche lui.
Il Vermentino esiste anche rosso! Il Vermentino nero cresce in piccole quantità in Toscana. Tuttavia, il suo rapporto di parentela con il fratello bianco è incerto.
Il Vermentino va pazzo per le erbe e l’aglio. Lo abbini al pesto alla genovese! I due sono una vera coppia da sogno sia dal punto di vista geografico che culinario.
Non c’è praticamente nulla che il Vermentino ami di più delle creature marine. Che si tratti di ostriche, gamberi all’aglio o carpaccio, pesce mediterraneo grigliato o fritto, spaghetti alle vongole o un fritto misto caldo, croccante e grasso, li accompagna meravigliosamente tutti!
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