Gli olivi hanno un ritmo tutto loro. I rami producono davvero dei frutti con un ciclo biennale, per cui non tutti gli anni è possibile avere un raccolto significativo. Questo fenomeno può essere arginato solo minimamente.
Un albero del Centro Italia produce in media da 10 a 30 chili di olive. Nel Sud Italia, dove gli alberi crescono più velocemente grazie alle temperature più elevate e sono quindi più grandi, è possibile raccogliere da 100 a 200 chili di olive.
Le olive dovrebbero essere trasferite nel frantoio entro e non oltre 48 ore dalla raccolta, poiché si ossidano rapidamente, una reazione chimica fatale per la qualità.
L’attributo più prezioso per l’olio di oliva è la qualità extra vergine. Questa etichetta garantisce che l’olio è stato delicatamente spremuto a freddo ed è di qualità impeccabile. Un altro indicatore è il prezzo. Un olio d’oliva di qualità è costoso, perché produrlo è impegnativo.
La delicata spremitura a freddo funziona così: le olive vengono spremute molto lentamente, per fare in modo che la massa non superi la temperatura di 30 gradi, evitando così che i nutrienti salutari si disperdano. Dopo la spremitura, l’olio viene separato dall’acqua mediante una centrifuga meccanica.
Proprio come per le uve, anche ogni varietà di oliva ha il suo proprio carattere. L’oliva Leccino è molto diffusa. Il suo olio: delicato e fruttato. Anche la varietà Frantoio si sente a casa in tutto il Sud Italia e regala un olio fruttato con note piccanti e amare. L’oliva Moraiolo si trova soprattutto in Umbria e in Toscana. Dona degli oli potenti e pieni di corpo. E poi ci sono gli alberi del tipo Pendolino che vengono spesso coltivati con la funzione di impollinatori per altre varietà. Nella Tenuta Vallocaia crescono rigogliosi tutti e quattro i tipi.
Validate your login