L’obiettivo è quello di aumentare la qualità del vino. Per farlo, il viticoltore dirada i grappoli sulle viti in estate, quando le uve sono ancora molto piccole e verdi: in poche parole, taglia una parte della frutta non matura. In questo modo, la pianta può investire tutta la propria energia nelle uve rimaste. Come risultato, si ottengono bacche con una maggiore concentrazione di zuccheri e aroma, naturalmente a vantaggio del vino. E cosa si fa con i grappoli tagliati, si buttano via? Non per forza. Spesso si usano per produrre Verjus, una specie di aceto, ma dal sapore più mite. Fun Fact: il Verjus è uno degli ingredienti tradizionali della senape di Digione.
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