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Il Panettone: una Storia di Tradizione e Passione

Si narra che il panettone sia nato verso la fine del XV secolo, alla corte di Ludovico il Moro, sotto il cielo di una Vigilia di Natale che rischiava di trasformarsi in disastro. Quel giorno, il cuoco di corte bruciò il dolce preparato per il banchetto. Fu allora che Toni, un giovane apprendista, si fece avanti con un’idea semplice ma geniale. Impastò un panetto di lievito madre, aggiungendo farina, uova, zucchero, uvetta e canditi. Il risultato? Un dolce soffice e profumato, che conquistò tutti a tavola. La famiglia Sforza decise di onorare l’inventore chiamando quella delizia “Pan di Toni”, da cui, nel corso dei secoli, sarebbe nato il nome che oggi tutti conosciamo: panettone.

La Relazione tra Maestro e il Lievito Madre

Dietro ogni buon panettone c’è sempre una storia di cura, dedizione e maestria. Il lievito utilizzato per la preparazione di questa leccornia racconta ogni giorno qualcosa di nuovo, con la sua consistenza, il suo profumo ed il suo colore. Gelosamente conservato ed utilizzato da oltre 30 anni, il lievito madre viene nutrito con attenzione quotidiana per sviluppare quelle caratteristiche uniche che rendono il Panettone di Al Porto inconfondibile. È grazie a questo processo che ogni panettone acquista il suo profumo avvolgente, la morbidezza irresistibile e l’aroma delicato che lo contraddistinguono.
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I Segreti dell’Impasto

La lavorazione dell’impasto inizia ben due giorni prima della cottura. Al lievito madre vengono aggiunti ingredienti selezionati, come farina, tuorli, zucchero e miele che rendono il composto ricco e strutturato. Solo successivamente si integrano frutta candita, uva sultanina, mele, noci, mandorle, albicocche o marrons glacés.

La qualità e la quantità di questi ingredienti, insieme al numero di impasti ed alle condizioni di lievitazione (tempo, temperatura e umidità), dipendono dalla ricetta tradizionale e dalla lunga esperienza del Panettonista. Ma è anche la creatività e la passione nella ricerca di nuovi abbinamenti che consentono di dare vita alle varietà uniche ed alle delicate note aromatiche delle specialità artigianali Al Porto.

 
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La Pirlatura e la Lievitazione Finale

La fase di formatura è essenziale per definire l’aspetto finale del panettone.

Questo passaggio include la porzionatura dell’impasto, seguita dalla pirlatura, una lavorazione manuale che dà forza alla pasta e ovviamente serve anche per dare una forma più circolare alla pagnotta. Successivamente, il composto viene adagiato nei pirottini, ovvero gli stampi di cottura.

La lievitazione finale avviene direttamente nelle forme e segue criteri precisi di tempo, temperatura e umidità, affinati nel corso degli anni grazie all’esperienza del Panettonista.

Prima della cottura, viene eseguita la scarpatura, un’incisione a croce sulla superficie dell’impasto. Questo gesto, delicato e simbolico, è un augurio che dona al panettone il suo inconfondibile aspetto.
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La Cottura e il Raffreddamento

Anche la cottura gioca un ruolo cruciale. Va seguita con estrema attenzione, adattando temperature e tempistiche alle forme e grammature dei panettoni. Durante questa fase, l’impasto raddoppia di volume, dando vita a uno spettacolo che non smette mai di sorprendere.

Terminata la cottura, si passa al raffreddamento, che include un passaggio singolare: il capovolgimento dei panettoni. Questa tecnica consente di preservare la loro sofficità e garantisce la forma arrotondata che tutti amiamo.
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I Vini che Accompagnano al Meglio il Panettone

Il profumo del Natale è dolce: canditi, cioccolato, marrons glacés, frutta secca e miele; questi stessi profumi possono essere tutti ritrovati in un bicchiere, rendendo l’abbinamento tra vino e panettone una tradizione tanto antica quanto affascinante.

Molti pensano che lo spumante secco sia l’accompagnamento ideale per il panettone, ma in realtà il contrasto tra il sapore dolce del dolce natalizio e l’amaro delle bollicine è spesso troppo marcato.
Ecco, dunque, alcune delle nostre proposte più adatte:

Vigna Senza Nome
Moscato d’Asti docg – Braida, Piemonte
Brachetto d’Acqui
docg – Braida, Piemonte

Questi vini aromatici e dolci sono da sempre i classici abbinamenti: il Moscato con la sua freschezza e il Brachetto con la sua delicatezza esaltano i sapori del panettone classico tradizionale o di quello alla mela, mentre le loro bollicine morbide bilanciano le componenti grasse del dolce.




Picolit
Colli Orientali del Friuli Picolit docg – Torre Rosazza, Friuli-Venezia Giulia

Con il panettone artigianale alla castagna, un grande vino passito come il Picolit è un’opzione straordinaria. Con i suoi profumi di frutta candita e una struttura complessa, diventa un co-protagonista che valorizza il dolce senza sovrastarlo, grazie alla sua naturale freschezza.




Muffato della Sala
Umbria igt – Castello della Sala – Marchesi Antinori, Umbria
Infine, il Muffato, con il suo bouquet intenso e complesso, è un’eccellenza enologica perfetta per accompagnare il panettone all’albicocca. Al palato spiccano sentori di frutta esotica, albicocca e miele, che si armonizzano magnificamente con le note aromatiche del dolce di Natale, rendendo ogni boccone un’esperienza indimenticabile.




Nella nostra Vinoteca in Ticino, collaboriamo da anni con la Confiserie Al Porto di Tenero, una realtà artigianale che condivide con noi la passione per la qualità e la tradizione. Durante il periodo delle feste natalizie, potrete sempre trovare un ampio assortimento di panettoni artigianali, con vari gusti tra cui: Panettone Tradizionale, alla mela, all’albicocca, alla castagna e il Pan Dorato.

Vi invitiamo a trascorrere insieme a noi un momento di festa e di scoperta.
Vi aspettiamo sabato 14 e 21 dicembre 2024 per degustare questi fantastici abbinamenti e assaporare l’armonia tra il nostro Panettone e i vini selezionati per accompagnarlo!

Vinoteca Bindella
Via al Molino 41, Scairolo
6926 Montagnola
+41 91 994 15 41